Col de la Seigne e Monte Bianco sullo sfondo |
Come lo scorso anno per il Tor des Geants, quando mi sono incamminato per le Alte Vie della Valle d’Aosta, anche quest’anno ho fatto il mio test del percorso di gara.
Ebbene si, non è
certo la mia prima partecipazione all’UTMB, contando ben 4 partenze consecutive
dal 2009 e due Finisher nel 2010 e 2012, ma volevo proprio provare la
sensazione del percorso intorno al Monte Bianco ancora una volta e senza
pettorale, cosa ormai risaputa che preferisco di gran lunga.
Dopo due mezzi test da Courmayeur a Vallorcine, il secondo weekend di Luglio, e da Courmayeur a Saint Gervais les Bain, il terzo, mi son lanciato nel giro completo, grazie all’inizio delle vacanze estive.
Sono partito per
semplicità logistica da Courmayeur (km 79 dell’UTMB) il Lunedì 8 Agosto alle
ore 6 e ho raggiunto in sequenza il Rifugio Bertone (km 84), poi attraverso la
balconata il Rifugio Bonatti (km 91), poi la rapida, ma non troppo, discesa
verso Arnouvaz (km97). Qui pausa panino portato nello zaino (ho ritestato il
mio zaino usato al Tor des Geants, ma con il carico per tutti e quattro i
giorni: devo ammettere che i 17 litri sono stati sufficienti), poi inizio la
salita a passo costante verso il Gran Col Ferret con i suoi oltre 2500m.
A quel punto
discesone che, passando per La Peule, dove sventola perennemente la bandiera
svizzera orgoglio di terra di confine, porta al km 110 di La Fouly, mesto punto
conclusivo dell’UTMB 2009 e 2011 (DNF). assolutamente una delle parti paesaggisticamente
più emozionanti e belle. Salita tosta a Champex-lac condivisa con il Team WAA
che fa di tutto per seminarmi e gettarmi nello sconforto, ma attacco una bella
chiacchiera con Michele Evangelisti, gli rallento il passo e gli rubo una foto
sul lago.
Notte trascorsa
al km 127.Ripartenza di buon mattino sotto la pioggia, sapendo che mi aspetta una prima salita impegnativa direzione Trient (km 141) e poi una salita assassina senza incontrare nessuno verso Catogne (sicuramente i viandanti del TMB passano bassi fino a Vallorcine, dove raggiungo anch’io il km 151). Nonostante le gambe girassero a molla, il brutto tempo mi fa desistere dalla salita alla Tete aux vents e su un gradevole trenino alpino raggiungo Chamonix.
Pernottamento in
un accogliente Ostello, ovvio per chi punta a riposarsi e non ad un soggiorno
di lusso, alla periferia di Chamonix ma con il pub più vicino a soli 5 minuti.
A questo punto, il
giorno successivo un’emozionante ripartenza dal km 0 di Place de l’Amitie e
volata fino a Les Houches (km8) poi salita e discesa a bomba (prendo mezz’ora
sul tempo dell’ultimo dell’anno scorso…) fino al km 21 di Saint Gervais.
Sentieri in perfette condizioni, vista del Bianco mozzafiato che porta a
fermarsi per tentare di identificare la posizione dei Rifugi: riesco a vedere e
a fotografare su in alto sopra la line del trenino d’alta montagna il Refuge du
Gouter!
Seguono 10km di
mangia e bevi fino a Les Contamines e poi l’interminabile salita che porta ad
attraversare boschi incantevoli e luoghi magici come Notre Dame de la Gorge, il
ponte romano poco sopra che attraversa un orrido, La Balme al km 39, fino al km
45 del Rifugio Croix de Bonhomme dove faccio un ulteriore pernottamento e
conosco persone che come me amano la montagna e con cui condivido piacevole
conversazione durante la cena alternando l’inglese con un improbabile
elementare francese.
La mattina una
rapida discesa verso Lex Chapieux (km49) dà il via alla lunga salita verso il
Col de la Seigne, che mi ricordavo lunga ed interminabile durante le precedenti
edizioni dell’UTMB. Una simpatica Guida di Chamonix mi fa notare fiero che
stavano inaugurando un nuovo sentiero, più bello di quello ufficiale dell’UTMB,
sull’altro lato della montagna, chissà se il percorso verrà cambiato in quanto
il nuovo è davvero più gradevole! Ma il dislivello resta lo stesso.
Al Col de la
Seigne (km 60) altre foto di rito e poi si scende verso il Lac Combal (km 66 e
cancello orario di gara).
Rientro
attraverso la Val Veny per tornare al punto di partenza, soddisfatto del confermato
stato di forma e stanco con tanti chilometri sulle gambe.
Refuge du Gouter il alto a sx e Monte Biano a dx |
Champex Lac con Michele Evangelisti, Team WAA |
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