La bella maglietta del pacco gara |
C’è un appuntamento nel mondo del trail a cui tengo in particolar modo: il Vialattea trail http://vialatteatrail.
Sono ormai tre anni che vi partecipo, ma ogni volta è un emozione nuova anche perché alla partenza, sotto il gonfiabile che troneggia nel centro di Sauze d’Oulx, trovo sempre molti amici con cui ho condiviso tante avventure sportive. Due le gare in programma: il Vialattea Trail di 25km con un dislivello di 1700m e il Vialattea Run di 12km e 900m di dislivello positivo con partenza in linea identica per le due distanze.
Quest’anno ho deciso di partecipare a questa gara con un obiettivo ben preciso: prendere quanto più freddo possibile e andare all’andatura più lenta possibile per testare materiali e condizioni fisiche in vista della Rovaniemi 150https://www.rovaniemi150.
www.rovaniemi150.com
First winter ultramarathon in Europe which combines three different categories: foot, fat-bike and ski. Since 2102, around Finnish Lapland main city: Rovaniemi. Also two more challenges: Rovaniemi66 and Rovaniemi300. All three races start the same day at the same time.
Il Vialattea Trail parte subito duro: dopo alcuni metri percorsi per il centro di Sauze d’Oulx infatti ci si ritrova sulla neve e dobbiamo metterci i ramponcini per affrontare la lunga ed impegnativa salita che ci porterà su fino al Col Fraiteve, il punto più altro del percorso. Salita dura per tanti motivi: primo perché in 7,5km porta fino a quota 2700 con un dislivello positivo di 1200m. Secondo perché essendo la salita in una pista da sci e non in un sentiero ci si trova ad affrontare dei veri e propri muri particolarmente ripidi, terzo perché il terreno è fatto in alcuni punti di neve in cui si sprofonda e in altri da ghiaccio vivo in cui si scivola.
Insomma un bellissimo percorso su cui ci si può davvero mettere alla prova e divertisti.
Io e Paolo decidiamo di salire a velocità costante e progressiva fino al primo ristoro che segna anche la divisione dei due percorsi. Da lì ci godiamo lo spettacolo della notte limpida piena di stelle e delle frontali che si inerpicano lungo il monte che separa Sauze d’Oulx da Sestriere: e lo spettacolo è davvero favoloso. Salutiamo gli amici che fanno la corta, cambiamo le giacche in vista delle temperature più fredde che troveremo lì in alto ed eccoci pronti al “gran premio della montagna” di questo trail il Col Fraiteve. Superato il colle, ci troviamo di fronte ad una delle parti più belle del percorso: la discesa verso Sestriere sulle piste da sci.
Io e Paolo ci accorgiamo che per non rimanere bloccati al cancello orario del Sestriere dobbiamo correre! E allora eccoci buttati a capofitto giù per i muri ghiacciati della pista da sci: e il divertimento qui è davvero assicurato.
Al Sestriere una breve pausa al ristorno situato caldo del palazzetto dello sport e poi siamo di nuovo pronti per affrontare la strada di ritorno verso Sauze scavallando questa volta il Col Basset.
Sulla carta questa salita è facile: ci sono solo 400m di dislivello da percorrere su una strada che non ha mai pendenze rilevanti. Eppure io e Paolo ci accorgiamo subito che non sarà una passeggiata, la neve è friabile e si sprofonda per vari centimetri rendendo davvero difficile il percorso. Decidiamo quindi di stare nelle retrovie e qui facciamo la conoscenza di Guido Ambrosiani, uno tra i migliori maestri di sci della zona e in questa occasione scopa della gara.
Accanto a Guido ci rendiamo conto di quanta cura e attenzione ci sia in questo trail per garantire la sicurezza tutti i partecipanti. Dalla sua radio sentiamo che ci sono due persone in ipotermia sul Colle Basset. E in meno di un minuto, vediamo sfrecciare le motoslitte a prestare soccorso. Vediamo anche i volontari dislocare coperte di emergenza in vari punti del percorso e capiamo che lungo tutto il sentiero ci sono decine e decine volontari pronti ad intervenire in caso di necessità. Niente è lasciato al caso: la sicurezza è la priorità assoluta degli organizzatori. E non avrei mai smesso di ringraziare le donne e gli uomini che in quel momento erano al gelo per assicurare a tutti una partecipazione sicura al Vialattea Trail.
Scavallato il Col Basset, arriviamo verso l’ultimo ristoro di Rocce Nere. Salutiamo tutti i volontari che ci sono e ci apprestiamo a scendere verso Sauze d’Oulx con accanto sempre Guido che sugli sci ci scorta per la discesa finale. Arriviamo al traguardo felicissimi per aver partecipato da un trail davvero fantastico. Guido ti avevamo promesso una birra: purtroppo ci siamo persi all’arrivo, ma sappi che appena torniamo Sauze d’Oulx paghiamo il nostro debito!
Per riassumere questo trail fantastico i nostri voti sono:
Percorso 9/10 bello, vario, emozionate, muscolarmente impegnativo
Organizzazione 10/10 impeccabile
Balissaggio 9/10 perfetto per le condizioni in cui è stato fatto
Ristori 9/10 ed eroi i volontari che sono stati al gelo per ore
Trail Avventura 10/10 per chi sogna di percorrere le montagne in inverso sotto cielo stellato incredibile (se si chiama Vailattea trail è anche per questo!)
Mentre noi ce la prendevamo comoda davanti i primi si davano battaglia e arrivano ad Sauze in tempi davvero strepitosi: Giulio Piana in 2h33’01”, secondo a solo 40” Franco Collè e terzo Manuel Bortolas in 2h40’18”
Tra le donne vince la strepitosa la polacca Katarzyna Kuzminska in 3h03’36” seconda Giuliana Arrigoni e terza Marta Poretti
Per le classifiche complete della 25km e della 12km cliccate qui http://trailive.wedosport.
e poco dopo l'arrivo si mettono le pelli e si torna su |
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