Link al video: https://youtu.be/48oTmnRYgXQ
Ultima sci-alpinistica della stagione 2018-2019. Stagione che si chiude col botto.
Ci sono sogni, che per realizzarli ci vogliono anni. Molti anni.
Il mio di anni ne ha richiesti ben più di tre. Anni passati a progettare la salita e ad aspettare che le condizioni meteo lo consentissero. Finalmente nei giorni 16 e 17 giugno 2019 si è creata quella magica condizione che accanto al bel tempo - sole e assenza di venti - ha fatto si che io potessi avere un lunedì di vacanza da dedicare a questo sogno.
Domenica ore 05:00 suona la sveglia a Courmayeur.
Ore 05:40 sono in macchina, già caricata la sera prima con sci, zaino e tutto l'occorrente per la salita. Tunnel Monte Bianco, parcheggio Grepon di Chamonix e alle 06:30 sono all'appuntamento con Franck davanti alle funivie dell'Aiguille du Midi. Dovremmo prendere la prima funivia delle ore 07:00, ma la nevicata della notte precedente ne ritarda la partenza fino alle 07:45. Colgo l'occasione per comprare una gigantesca baguette che finirò di mangiare solo quando in vetta.
Finalmente prendiamo la funivia, scendendo al primo troncone Plan de l'Aiguille.
Subito sci ai piedi iniziamo l'infinito traverso che in 4 ore e 29 minuti e 6,61 chilometri percorsi ci porta al refugedesgrandsmulets 3057m. Ore non banali con frequenti cambi d'assetto per traversare tratti di roccia togliendosi gli sci e mettendoli nello zaino e poi per passare crepacci con la picca in mano e i ramponi ai piedi.
Attraversare il ghiacciaio di Les Bossons richiede la dovuta attenzione.
Al rifugio subito pranzo e a letto per cercare di accumulare ore di sonno. Il sole riempie di luce la camerata quasi deserta. Il buff davanti agli occhi concilia il sonno. Sveglia poco prima di cena e preparazione nei minimi dettagli dell'equipaggiamento della mattina successiva.
Ore 18:30 cena abbondante ma non troppo per evitare qualsiasi problema dato dall'abbinamento altitudine e stomaco pieno. Avevo fatto acclimamento i week-end precedenti tra un pernottamento al http://www.rifugioguidedelcervino.com 3480m e una gita con partenza da Punta Helbronner 3462m verso Pointe Lachenal, ma meglio non rischiare.
Lunedì 17 giugno inizia con sveglia 01:20, colazione 01:30, uscita dal rifugio 02:00, sci ai piedi (lasciati giù alla fine della corda fissa il giorno prima) ore 02:20 e via.
Saliamo lungo l'Arête nord du dôme du Goûter con l'ausilio della lampada frontale e l'utilizzo dei coltelli per qualche ora, fino ad un tratto di ghiaccio verticale. Qua via gli sci, si calzano i ramponi e, facendo sicurezza con un paio di viti da ghiaccio, si sale.
Arriva l'alba, lo spettacolo è bellissimo.
Continuo a salire con le stesse tempistiche stra-testate tra montagna, Alaska e Lapponia, ogni ora gel e/o barretta e un sorso d'acqua dal termos, e via andare.
Sci e pelli fino al Col du Dome e oltre, fino a 100 metri dalla Capanna Vallot 4362m e qui - sul punto che congiunge la via invernale con quella estiva che proviene dalla via del Refuge Gouter - via gli e sci e, momento magico, via le pelli! Inizio a sentire l'eccitazione della discesa! Ma mancano ancora quasi 500m di dislivello in cresta, la famosa Arrete des Bosses. Qui usiamo picca e ramponi e gestendo il peso degli sci sullo zaino raggiungiamo alle ore 10:00 la vetta! Monte Bianco 4810m.
Attimi di eccitazione (come si vede nel video iniziale) ma 20 minuti per togliersi i ramponi, chiudere gli scarponi, infilarsi gli sci ai piedi e finire la baguette comprata il giorno prima e alle 10:20 inizia la discesa.
A differenza di due amici Istruttori CAI di Brescia, conosciuti la sera prima al Rifugio, che si dirigono direttamente verso Le Corridor, noi lo raggiungiamo solo dopo aver sciato il mur de la cote. L'altitudine non aiuta la lucidità specie con l'eccitazione delle prime curve.
Dopo poco siamo obbligati a toglierci di nuovo, con grande sconforto, gli sci e scendere con picche e ramponi una parete in diagonale per evitare un larghissimo crepaccio alla base.
Forse ce l'avremmo fatta anche sci ai piedi, ma abbiamo deciso di non rischiare.
Il percorso continua aggirando enormi seracchi del Grand Plareau e del Petit Plateau che incombono giganteschi su di noi fino al passaggio accanto al punto di partenza ovvero al refuge des grands Mulets.
Pausa meritata e poi si riprende il traverso del giorno prima, reso veramente pericoloso dal caldo delle ore di pranzo. Solo alle 15:45 riprendiamo la funivia che dal Plan de l'Aiguille ci riporta a Chamonix. Il Suunto segna 13 ore e 44 minuti e 23,9 chilometri percorsi quel giorno.
Questo percorso é la cosiddetta Voie Royale.