sabato 25 maggio 2019

Intervista a Katia Fori, Team Columbia: il suo segreto? La cioccolata!



Grazie ad un evento organizzato da Columbia, ho avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con Katia Fori, la fortissima Trail Runner italiana che vanta, tra gli altri, dei piazzamenti strepitosi all'Ultra Trail du Mont Blanc (UTMB), tra cui un quarto posto e due quinti, e che è entrata, come Atleta di spicco, a far parte del Team Columbia. Donna super dinamica che si divide tra il lavoro a Parma e la sua passione per la corsa sui sentieri di montagna.


Di seguito una sintesi dell'intervista:

Ciao Katia

complimenti per essere entrata a far parte del Team Columbia. Secondo me un perfetto connubio, visto il loro ruolo di Main Sponsor all'Ultra Trail del Monte Bianco, UTMB. Ho letto un po' di tempo fa che tu hai iniziato a correre sui sentieri di montagna proprio per partecipare ad UTMB... E' vero?  Ci racconti com'è che ti sei innamorata del Trail e in particolare di UTMB?
KF: Si certo, è andata proprio così! Nel 2006 ho accompagnato, come spettatrice, mio marito che correva l'UTMB ed è stata una folgorazione. Mi sono innamorata di questa corsa e, per potervi partecipare, ho iniziato a correre in montagna nel 2007. Già nel 2008 partecipavo alla mia prima UTMB. (ndr e qui cominciano le similitudini tra me e lei, anche io nel 2008 partecipavo alla mia prima CCC_UTMB.questi impietosi paragoni si chiuderanno con una domanda, ma perché lei è sempre tra le prime e io non vado oltre la metà classifica? ma andiamo avanti)

Quanto è importante la preparazione per partecipare ad un Ultra Trail?  Allenamento fisico e allenamento mentale: in che proporzione? Quali sono gli elementi "vincenti" nel training? Qual è il migliore suggerimento che potresti regale anche a noi "amatori"?
KF: La preparazione è fondamentale e devono essere curati sia l'aspetto fisico che quello mentale, sennò non si arriva in fondo! Io corro costantemente 4 o 5 volte a settimana, ma vivo in centro città per cui durante la settimana gli allenamenti sono brevi e almeno un paio con un gruppo di amici con i quali cambiamo sempre tipo di allenamento per tenere vivo l'interesse e la curiosità. Il weekend invece, io e mio marito, con il nostro camper, ci spostiamo in montagna e lì o faccio degli allenamenti sui 50/60 chilometri o partecipo a gare su queste distanze.
L'allenamento mentale è importante perché arrivano sempre i momenti di crisi, e devi essere bravo a farli passare. Mio difetto è che purtroppo anch'io, come molti runners "corro e basta", mentre si dovrebbe prestare attenzione al cross-training. Beh d'inverno faccio comunque dello sci alpinismo e quando le giornate si allungano, faccio delle uscite in bici. Poi anche un po' di stretching e....(ndr beh insomma di cose ne fa non poche, come tutti proviamo a fare ben consapevoli dell'importanza del cross training).
Da notare che io non ho mai avuto un preparatore o coach, perché lavorando è difficile seguire delle tabelle di allenamento che invece io adatto in base a quanto pesante è stata la mia giornata lavorativa.In effetti, a livello mondiale avere un nutrizionista e un allenatore potrebbe fare la differenza.
Servono sempre: Determinazione, costanza e passione.

Ritorniamo a UTMB e alla tua straordinaria prestazione nel 2018. Quanto sono importanti i materiali utilizzati in una gara come l'UTMB, dove la competizione è spinta all'estremo visto il livello degli atleti Elite che vi partecipano?
KF: Hai ragione, sono molto importanti. io li testo sempre con cura. I primi test li faccio in città, poi li affino il weekend in montagna. Per le scarpe riesco subito a capire se vanno bene o no, per gli altri materiali devo dedicare molta più attenzione alla scelta.

Qual è la parte più difficile dell'UTMB? Per te cosa la rende meno difficile, il panorama, l'attraversare tre nazioni, il tifo, o qualcos'altro? E a cosa pensi durante una gara così lunga?
KF: Per me la partenza, i primi 20 chilometri sono sempre i più difficili! questo vale in tutte le gare, compreso l'UTMB, io fatico a carburare. Però poi i meravigliosi panorami e il tifo sempre costante giorno e notte, rendono tutto più semplice. Arrivo alla fine che quasi non me ne sono resa conto.
Per i pensieri, hai comunque davvero tanto tempo, forse per questo li passo spesso da strategie e tattiche di gara, a problemi di vita privata, famiglia e lavoro.


Ci puoi dire quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
KF: a fine agosto parteciperò ancora una volta all'UTMB. Nel frattempo ho in mente delle altre gare internazionali che sto definendo, tra cui una in Austria a Salisburgo parte dell'Ultra Trail World Tour.

Cosa non deve mai mancare nello zaino dell'UTMB?
KF: ovviamente il materiale obbligatorio e tutto quello che può servire in base alle condizioni meteo previste. E poi, della cioccolata! (ecco svelato il perché, pur se ci alleniamo nello stesso modo, poi in gara abbiamo performance tanto diverse! Il prossimo anno anche io porterò con me della cioccolata!!!)