Non sono luoghi facili, anzi sono spesso impervie e pericolose. Necessitano preparazione, attenzione e studio. In montagna, prima di ogni gita, bisogna studiare il sentiero, controllare il meteo (soprattutto ora che i cambiamenti climatici lo stanno rendendo così imprevedibile) e valutare la giusta attrezzatura e abbigliamento. Insomma le montagne (così come il mare e tutti i luoghi naturali) richiedono tutto il nostro rispetto e la nostra concentrazione.
Non sono posti su cui riversare i nostri egoismi, i nostri stress individuali, le nostre nevrosi.
Dico questo perché negli ultimi anni le montagne sono tornate ad essere un luogo di grande affluenza turistica.
E purtroppo si vedono molte persone approcciare le nostre vallate con l'atteggiamento arrogante tipico delle città:
si vedono così macchine parcheggiate ovunque, persone che al posto di prestare attenzione ai sentieri stanno al telefono e via andare di questo passo.
Purtroppo molti amministratori locali, rincorrendo facili guadagni, fanno ben poco per cercare di sostenere un tipo di turismo "lento" e sostenibile, ma avallano progetti bizzarri per trasformare antichi rifugi in discoteche ad alta quota o peggio propongono costruzioni di nuovi impianti e seggiovie
per offrire ai turisti di massa "montagne senza nessuno sforzo".
E' per questo che trovo doveroso segnalare quelle realtà che cercano di trovare delle nuove soluzioni per offrire un tipo di esperienza in montagna sostenibile.
Tra queste realtà c'è sicuramente la Proloco di Valgrisenche che per questa estate sta promuovendo il progetto #iosonovalgrisenche
una specie di caccia al tesoro alla scoperta dei sentieri di Valgrisenche.
Nel sito della proloco sono stati infatti evidenziati circa 15 sentieri che vanno dalla più semplice delle passeggiate attraverso facili sentieri alla scoperta di meravigliosi laghi e rifugi, a itinerari impegnativi dedicati agli alpinisti esperti che percorrono vie ferrate e passaggi attrezzati che richiedono esperienza e adeguato equipaggiamento. I turisti sono invitati a percorrere questi sentieri al cui arrivo è stata posta una targhetta e farsi un selfie e postarlo sui social. Alla fine della stagione tutti coloro che hanno partecipato all'iniziativa saranno invitati ad una festa con premi a sorteggio (per chi conosce la valle sa che i premi sono sempre davvero belli!).
L'idea è in pratica la versione estiva del SkiAlpXperience ideato da Matteo Alberti che, assieme alla pro loco, alcuni sponsor privati e un gruppo di appassionati scialpinisti, l'inverno scorso per cercare di incrementare lo skialp ha segnalato 6 tra i più classici itinerari di scialpinismo della zona posizionando alla meta del percorso una targa e invitando gli scialpinisti a farsi un selfie. Idea divertente per esplorare una delle area più interessanti dell'arco alpino nonché sede di una delle più prestigiose gare internazionali di scialpinismo il Tour du Rutor
Scialpinismo, camminate, trekking, scalate sono tutti modi che permettono davvero di vivere completamente la montagna: i suoi colori, i suoi profumi. Nelle traversate tra le valli ci si può davvero rigenerare profondamente a patto di lasciarsi alle spalle lo stress metropolitano e le tecnologie non necessarie. Sarebbe bello che nell'approcciare la montagna le persone pensassero a come poterle lasciare quanto più intatte ad esempio usando la macchina il meno possibile o per nulla optando per mezzi di trasporto pubblici esplorando il territorio con gli occhi e il cuore, lontano dal turismo di massa e godendo in modo più lento e genuino delle nostre meravigliose montagne. There's no Planet B ricordiamocelo anche quando siamo in vacanza per piacere!