Sarà per questo che oggi al posto di pensare alla gara che mi attende, riesco solo a rimanere incantato di fronte allo spettacolo della Val Fiscalina
con la sua Croda dei Toni che si staglia all'orizzonte. Che bello poter essere di nuovo qui, tra queste valli meravigliose.In altre occasioni sarei stato concentrato sulle operazioni pre-gara. Avrei fatto l'ultimo controllo del materiale obbligatorio, rivisto gel e le barrette da portare, ricontrollato le scarpe e i bastoncini
Stamattina invece sono talmente rilassato che quasi quasi mi dimentico che davanti a me non c'è proprio una passeggiata. Ma mi aspettano gli oltre 80km e oltre 4000 metri di dislivello positivo della Ultra Dolomites quest'anno alla sua seconda edizione, e che la fanno essere l'ultima nata tra le gare che fanno parte della celeberrima Lavaredo Ultra Trail.
Il percorso spettacolare parte da proprio da Sesto, inoltrandosi in Val Fiscalina, da dove dopo circa una decina di chilometri si ritrova di fronte allo spettacolo imponente delle Tre Cime di Lavaredo
Arrivato al rifugio Locatelli il percorso di gara scende nella vallata dominata da un'altra cima caratteristica delle dolomiti di sesto: il monte Piana da cui si possono ammirare le Tre Cime da una prospettiva che se se possbile le rende ancora più maestose. Poi il tracciato proseguire scavallando in Veneto e attraverso la val Travenanzes e il Passo Giau arriva a Cortina, dov'è situato il traguardo.
Dopo l'arrivo, la super efficiente organizzazione ha provveduto ad allestire delle navette che riportano a Sesto i concorrenti che lì soggiornano e così mi ritrova in un autobus a ripercorrere a ritroso la strada fatta. Arrivo in albergo che ormai è molto tardi e mi butto subito a letto per una dormita colossale. La cosa che ho sempre adorato degli alberghi nel Sud Tirolo è la calda accoglienza dovuta al fatto che nella maggior parte sono alberghi a conduzione familiare, per cui l'atmosfera che si respira è quella di trovarsi davvero a casa.
L' Hotel Royal dove mi trovo è proprio un ottimo esempio di questa straordinaria ospitalità e quando mi sveglio mi ritrovo subito con le gambe sotto il tavolo per una straordinaria colazione fatta di ottimi prodotti locali come marmellate, miele, yogurt, succo di mela e pasticceria varia.
Il recupero post-gara è davvero piacevole perché malgrado la stanchezza e la fatica del giorno prima non riesco a contenere la felicità di essere di nuovo in Alto Adige, per questo primo viaggio dopo le limitazioni per il virus. Faccio una bella passeggiata defaticante immerso nella bellezza del Parco Naturale Tre Cime, che dal 2009 è parte del Patrimonio Naturale dell'Umanità UNESCO e che si trova tra i comuni si Sesto, San Candido e Dobbiaco. Un vero e proprio paradiso per escursioni (dalle più impegnative a quelle per tutta la famiglia), scalate e arrampicate in falesie straordinarie.
Prima di ripartire per Milano, mi concedo un pranzo al Bistro Bergsteiger. Situato in piena Val Fiscalina, di fronte alla spettacolare Cima 12, il bistro ha una struttura progettata per essere il più discreta possibile, in modo tale da non impattare il magnifico paesaggio montano. E qui, gambe di nuovo sotto il tavolo, gusto un'altra meravigliosa tappa nel mio percorso di recupero post gara: il pranzo!
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