mercoledì 4 luglio 2018

Trail LaThuile - sabato 30 giugno 2018




Quest'anno gli organizzatori dei trail non hanno avuto di certo vita facile. Il brutto tempo, la pioggia, i temporali e la grande quantità di neve caduta in montagna li hanno infatti spesso costretti a posporre le gare, a cambiare percorsi o nei casi peggiori ad annullare gli appuntamenti (come ad esempio è successo al Cro-Magnon- da me corso nel 2010 e 2012).
Ma questo succedeva settimane fa. Adesso, oramai alla fine di Giugno, pensavo che la  situazione si fosse "normalizzata" e invece… E invece il bello dei trail è anche questo: ovvero è sempre la montagna con le sue condizioni ad essere determinante e niente può essere dato per scontato. Ecco quindi che sabato 30 giugno – in una giornata che definire caldissima è poco – si è disputata la terza edizione del La Thuile Trail https://www.lathuiletrail.com/ con un percorso alternativo vista la presenza ancora abbondante di neve nel percorso originale.

Entrato quest'anno a far parte del circuito Tour Trail VDA https://www.tourtrailvda.com/,   il La Thuile Trail ha visto oltre 230 runners ritrovarsi nel centro della località valdostana per sfidarsi in questa gara di 25km e 1500 di dislivello positivo. E tra questi c'ero anch'io. Alla prima edizione nel 2016 ero rimasto affascinato dal percorso di questo trail (come ho raccontato qui http://maxmartaoutdoor.blogspot.com/2016/06/trail-la-thuile-02-luglio-2016-weekend.html ). Questa volta invece ero curioso di capire dove mi avrebbero fatto passare gli organizzatori, visti i problemi di neve di cui parlavo prima.
La partenza è stata subito molto veloce malgrado lo strappo iniziale che porta verso Thovex dove al posto di girare verso destra, verso il sentiero che porta i vecchi ingressi minerari come mnel perocorso originale, si svolta a sinistra. Da qui parte un tratto molto corribile che arriva fino a Petosan dove c'è il primo rilevamento orario. Il tracciato a questo punto rientra verso La Thuile e qui devo fare davvero i complimenti agli organizzatori che hanno creato ad hoc tratti di congiunzione tra i vari sentieri in modo tale da realizzare questo nuovo giro. Anche se in realtà il duro lavoro di pulizia e manutenzione dei  sentieri  si è visto lungo tutto il percorso, segno di tanto amore e dedizione degli abitanti di questi luoghi. 


Dopo un bellissimo tratto in mezzo ai boschi, si arriva al fortino di Plan Praz (2050m) e qui non si può non dedicare un momento alla contemplazione del Monte Bianco che si erge in tutta la sua maestosità proprio davanti ai miei occhi. Il sentiero adesso scende verso una strada poderale dove trovo il punto ristoro (che come sempre nei trail valdostani è pieno di ogni prelibatezza dalla mocetta alla fontina, dal cioccolato alla frutta). Da qui si percorre il sentiero delle Miniere di Argento e accidenti qui il tracciato diventa davvero impegnativo per i constanti sali e scendi. Un infinito e continuo susseguirsi di brevi e ripidi strappetti seguiti da ripide discese di pochi metri che ti fanno sentire come se fossi sulle montagne russe!
Sarà stato l'impegno muscolare richiesto nel tratto appena descritto o il caldo che è diventato davvero insopportabile, sta di fatto che arrivo a La Joux ovvero all'imbocco dell'ultima salita davvero provato. E la salita verso Les Suches diventa per me davvero impegnativa. Meno male che piccoli ruscelli di acqua fresca incrociano il sentiero e riesco così a dissetarmi e a rinfrescarmi buttandomici letteralmente dentro. Ecco se devo fare un piccolo appunto agli organizzatori è proprio qui: visto il grande caldo forse sarebbe stato opportuno prevedere un altro punto acqua lungo il tracciato. 

Arrivo provato al secondo rilevamento orario posto al 18° e inizio il lungo falsopiano che porta verso Les Suches, Da qui finalmente mi rimetto a correre soprattutto nei bellissimi 5km di discesa verso La Thuile. All'arrivo come sempre la festa è grande! Pasta party e la consueta estrazione dei premi che caratterizza i trail valdostani premiando in pratica tutti i partecipanti.
Per quanto riguarda la classifica: vince Henri Aymonod, 2h 40'26", secondo Mattia Colella in 2h 42'38", terzo Marco Béthaz, 2h 49'01". Podio femminile per Benedetta Broggi 3h 07'13", seconda Valentina Pippo, in 3h 25'50"e terza Sylvie Thomasset in 3h 40'31" 
In sintesi la terza edizione del La Thuile Trail è stata davvero una bella gara. Plauso per gli organizzatori che sono riusciti a non spostare la data, creando un nuovo percorso: davvero bravi!

mercoledì 13 giugno 2018

Dolomiten ohne Grenzen, das Dorf der Drei Zinnen





La montagna non può essere solo un luogo di svago e sport. La montagna deve essere un bene da salvaguardare e valorizzare. Ma può e deve essere anche una fonte di ispirazione e riflessione su sé stessi e il mondo. Sabato 9 giugno. Sono le 5.00 del mattino e sono questi i pensieri che mi passano per la testa mentre cammino su un sentiero assieme a Reinhold Messner, la leggenda vivente dell'alpinismo che proprio quest'anno celebra il 40esimo anniversario della sua impresa più famosa: la prima volta che un uomo riuscì a scalare l'Everest senza ossigeno.



Ma Messner - da vero uomo di montagna - non è tipo da indugiare nelle celebrazioni delle imprese passate. Lui va dritto, pensando al futuro e ai nuovi progetti. Ed è per questo che siamo qui all'alba in questo sentiero assieme a lui. Siamo una delegazione amanti della montagna che tra poco arriveranno a Forcella Frugnoni. Nel luogo che segna l'incontro tra il Veneto, il Trentino Alto Adige e il Sud Tirolo e dove verrà posta una stele che dà ufficialmente il via al progetto Dolomiti senza confini. https://www.dolomitisenzaconfini.eu/it/ 

Dolomiti senza Confini è infatti il nome di un percorso di oltre 100 chilometri in alta quota che combina trekking e arrampicata sulle vie ferrate. Un itinerario transfrontaliero che parte da Belluno e, attraversando le Tre Cime di Lavaredo, arriva fino a Sesto per poi spingersi fino a Kartitsch nel Tirolo orientale. Una vera e propria Alta Via dolomitica che segna una nuova tappa nello sviluppo dei percorsi di montagna perché concatena sentieri escursionistici facili con percorsi attrezzati di alto valore alpinistico. Il lungo il percorso può essere suddiviso in 9 tappe https://www.dolomitisenzaconfini.eu/it/tappe-e-vie-ferrate/ che attraversano le più belle montagne delle Dolomiti: dalle Tre Cime al Popera, dal Paterno alla Croda dei Toni, dalla Croda Rossa a Cima Vallona.

Ma Dolomiti senza confini è molto di più di un itinerario turistico o di un percorso alpinistico. E' il sogno di una montagna senza frontiere dove gli uomini possono incontrarsi senza barriere che li dividono. E proprio per questo che la cerimonia di inaugurazione – dopo lo svelamento della stele – si sposta a Passo Monte Croce di Comelico. Qui nella prima guerra mondiale c'era il confine tra l'Italia e l'Impero Austro-Ungarico. Sui pendii di queste montagne, cent'anni fa migliaia di uomini sono morti a causa di una guerra assurda voluta dai potenti, ma pagata col sangue dei poveri. Uomini, spesso poco più che ragazzi, costretti da ordini insensati a combattere su queste montagne che ancora oggi mostrano l'orrore delle trincee, del filo spianato e dei bunker ad alta quota.
Oggi invece a Passo Monte Croce risuonano solo parole di pace e speranza  "La bellezza e la forza delle Dolomiti" dice Messner dal palco "sta nel fatto che oggi non dividono più i popoli, ma li uniscono"  "Le Dolomiti – continua Messner - permettono di radicare le nostre vite a questi luoghi e allo stesso tempo ci fanno accettare gli altri. Oggi per poter stare insieme in Europa serve soprattutto empatia. Empatia tra tutti i popoli europei, ma anche empatia con coloro che fuggono da guerre o da situazioni economiche drammatiche"  Un messaggio forte di solidarietà, un appello a lasciare da parte gli egoismi che si scontra però con la tragica realtà di oggi in cui come ricorda Messner "Venti nazionalisti stanno riemergendo in varie zone d'Europa, Italia compresa, come un pericoloso retaggio del passato". La speranza è che il progetto Dolomiti Senza Confini possa davvero essere un luogo d'incontro tra persone, un itinerario di pace e di fratellanza sui sentieri che sono stati drammatici percorsi di guerra.



domenica 3 giugno 2018

TCE, Traversata Colli Euganei 2018 - mio articolo pubblicato su Spirito Trail, Maggio 2018





Sul numero di Maggio 2018, Spirito Trail https://www.spiritotrail.it/ ha pubblicato un mio articolo scritto dopo aver concluso con soddisfazione l'edizione 2018 del Trail "Traversata dei Colli Euganei": TCE.


Buona lettura






venerdì 1 giugno 2018

Parlano di noi: SpiritoTrail, edizione Maggio 2018, Iditarod Trail Invitational ITI130











Sull'edizione di Maggio di Spirito Trail https://www.spiritotrail.it/ è stato pubblicato un articolo del mio caro amico Stefano Calvi sulla mia partecipazione all'Iditarod Trail Invitational ITI130 di Febbraio 2018.






Riporto sotto un estratto delle quattro pagine.






Buona lettura