“L’uomo delle tre cime” è un film su Christoph Hainz, che racconta l’uomo e la montagna nella sua dimensione più pura, più audace, più gioiosa. Classe 1960, Hainz oltre ad essere uno tra i più importanti, estremi ed eclettici alpinisti italiani è anche una tra le più blasonate guide alpine, maestro di sci e snowboard, istruttore di arrampicata sportiva, guida di canyoning e via dicendo: insomma un uomo che ama la montagna in tutte le sue possibili dimensioni.
Hainz è anche un verace altoatesino profondamente legato alle sue Dolomiti e in particolare alle Tre Cime di Lavaredo. Suo è il record della via Comici sulla Nord della Cima Grande in 48 minuti. E già qui ci sarebbe da impallidire. Se poi si aggiunge che è stata fatta in solitaria e senza corde né assicurazioni... beh, il dubbio di trovarci di fronte all’Uomo Ragno viene! Come tutti gli uomini di montagna veri, lui non ha una specialità in cui eccelle: semplicemente eccelle in tutte. E riesce a mixare con sapienza tutte le varie tecniche di arrampicata e tutte le esperienze che gli derivano dalle diverse specialità, per raggiungere sempre il massimo. Un uomo che vive la montagna rispettandone i ritmi e la stagionalità: sci in inverno, arrampicate in estate. Lontano dei tecnicismi e dall’iper-specializzazione che tanto vanno di moda adesso.
Lo abbiamo incontrato giovedì sera a Bevera di Sirtori (Lecco), durante una delle serate organizzate da DF Sport Specialist e dedicate agli incontri con i grandi della montagna. Montanaro puro, Hainz arrampica con uno stile e una progressione impressionante. Eppure è uomo semplice e diretto senza pose da superstar. Un uomo che parla col cuore della sua passione: la montagna. Ecco perché l’incontro con lui è stato davvero emozionante e divertente.
Hainz è anche un verace altoatesino profondamente legato alle sue Dolomiti e in particolare alle Tre Cime di Lavaredo. Suo è il record della via Comici sulla Nord della Cima Grande in 48 minuti. E già qui ci sarebbe da impallidire. Se poi si aggiunge che è stata fatta in solitaria e senza corde né assicurazioni... beh, il dubbio di trovarci di fronte all’Uomo Ragno viene! Come tutti gli uomini di montagna veri, lui non ha una specialità in cui eccelle: semplicemente eccelle in tutte. E riesce a mixare con sapienza tutte le varie tecniche di arrampicata e tutte le esperienze che gli derivano dalle diverse specialità, per raggiungere sempre il massimo. Un uomo che vive la montagna rispettandone i ritmi e la stagionalità: sci in inverno, arrampicate in estate. Lontano dei tecnicismi e dall’iper-specializzazione che tanto vanno di moda adesso.
Lo abbiamo incontrato giovedì sera a Bevera di Sirtori (Lecco), durante una delle serate organizzate da DF Sport Specialist e dedicate agli incontri con i grandi della montagna. Montanaro puro, Hainz arrampica con uno stile e una progressione impressionante. Eppure è uomo semplice e diretto senza pose da superstar. Un uomo che parla col cuore della sua passione: la montagna. Ecco perché l’incontro con lui è stato davvero emozionante e divertente.
Emozionante perché le immagini di lui in arrampicata libera sulla Cima Grande, mentre sale con un’agilità e velocità impressionante, danno davvero i brividi. Così come i filmati degli anni ‘90 dove lo si vede salire su una sottilissima candela di ghiaccio con grazia e leggerezza. Divertente perché a chi gli domanda cosa gli dà sempre nuove motivazioni, risponde con un sorriso: “la mia nuova fidanzata”. O quando gli chiedono il segreto del successo di tante sue imprese, risponde candido: “credo di aver avuto culo”
Per chi volesse avere un assaggio del film su Christoph Hainz, questo il link.
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